Tempus fugit… Il tempo passa, certo, ma nonostante questo settembre 2021 sia appena iniziato, dobbiamo registrare le ennesime morti sul lavoro: due in Toscana e una in Campania solo nella giornata di mercoledì 8 settembre. Tre vittime che si aggiungono alle altre del 2021, in totale 677, un numero altissimo.
Ancora una volta si apprende dagli articoli dei giornali locali che, a un primo riscontro, le vittime non fossero adeguatamente formate, informate e addestrate e che le attrezzature o i macchinari con cui lavoravano fossero addirittura manomessi o privi di regolare manutenzione.
Il tempo passa, i giorni si susseguono veloci, i capelli imbiancano, ma nulla sembra apparentemente cambiare; la cultura della sicurezza sul lavoro è ancora insufficiente e troppe volte la tutela dei lavoratori non è garantita come si dovrebbe. Eppure, le leggi esistono e sono anche ben pensate, ma i controlli sulla corretta applicazione delle normative vigenti non sono evidentemente sufficienti.
Non possiamo accusare nessuno, anzi; le Istituzioni fanno il possibile per far rispettare le leggi, ma sono troppe le attività lavorative dislocate sul territorio, rispetto al numero dei Tecnici e degli Ispettori incaricati ad effettuare visite e controlli.
In giorni come questi allora, tutti quanti dovremmo sospendere la nostra attività, almeno per un minuto, e pensare che i lavoratori sono esseri umani che hanno il diritto di essere formati e informati, di svolgere la propria professione in modo sicuro e di godersi una vita serena e tranquilla anche dopo il lavoro; io queste pause di riflessione le faccio spesso per capire come poter migliorare la sicurezza dei dipendenti delle nostre aziende clienti. Va innanzitutto spiegato come investire in formazione non voglia dire sottrarre tempo e denaro al lavoro, ma investire direttamente sul lavoratore, offrendogli quella sicurezza e quella fiducia che si merita.
Il tempo vola, ma spero che non passi invano e che la sicurezza sul lavoro rimanga un valore assoluto… senza tempo!